Intervista
Chirurgia, informatizzare e digitalizzare per uscire dall’emergenza. Fondi europei opportunità per il sistema sanitario
Roma, 13 ottobre 2020 – Quattrocentodiecimila interventi chirurgici rimandati a causa del dirottamento di anestesisti e infermieri verso i reparti Covid e della necessità di ridurre il rischio di esposizione al virus. Finita l’emergenza le sale operatorie avrebbero dovuto lavorare al 120% delle loro possibilità, ma i blocchi operatori in questo momento stanno operando solo al 70% con conseguenze facilmente immaginabili in termini di liste d’attesa.
Il rinvio degli interventi ha interessato in particolare alcune categorie diagnostiche. Si va dal 56% dei ricoveri per interventi legati a malattie e disturbi dell’apparato cardiocircolatorio alla quasi totalità dei ricoveri per patologie afferenti all’otorinolaringoiatria e al sistema endocrino, nutrizionale e metabolico. Un terzo degli interventi da riprogrammare riguarda l’area ortopedica, con 135mila ricoveri rimandati.
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