Calcoli biliari: quali fattori aumentano il rischio?
Alcuni fattori aumentano il rischio di formare calcoli chiamati anche “pietre” nella colecisti o cistifellea. Si tratta di un piccolo organo situato sotto il fegato, concentra bile, una sostanza liquida necessaria per digerire e assorbire i grassi, e stimolare la peristalsi dell’intestino (il suo naturale movimento).
Quali sono i fattori modificabili e non modificabili che aumentano il rischio di calcoli biliari (o della cistifellea)?
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- età e genere: prima dei 50 anni, i calcoli biliari sono più frequenti nelle donne, dopo i 50 anni le probabilità sono uguali ai maschi
- predisposizione genetica
- gravidanza: la bile cambia la sua composizione e si svuota in ritardo. Questo favorisce la formazione di calcoli
- diabete mellito: predispone ai calcoli di colesterolo, anche il meccanismo per cui questo accade non sono ancora del tutto noti
- elevati livelli di colesterolo: sembra che elevati livelli di colesterolo LDL nel sangue predispongano alla formazione di calcoli biliari
- obesità
- rapida perdita di peso sia nelle diete ipocaloriche, sia dopo chirurgia bariatrica (bypass gastrico).
Colica biliare: cosa fare?
La presenza di calcoli nella cistifellea è chiamata in termini medici, colelitiasi. Spesso i calcoli non danno sintomi, ma in caso di colica, o peggio infezioni, ittero e pancreatite, è necessaria l’asportazione della colecisti. Infatti, la comparsa di sintomi significa che la funzione della cistifellea è compromessa. L’intervento chirurgico di asportazione della colecisti si chiama colecistectomia e può essere effettuato con tecnica miniinvasiva laparoscopica, con microincisioni e senza suture, così da non lasciare di fatto alcuna cicatrice ma risolvere il problema.
Dopo l’intervento in laparoscopia e il ricovero di un giorno, il recupero è molto rapido e la completa ripresa delle proprie abitudini, incluse alimentazione e attività fisica, sono possibili già dal rientro a casa.
Si può prevenire la comparsa di calcoli biliari?
Sì, è possibile favorire la prevenzione facendo attenzione ad assumere ogni giorno alimenti che hanno dimostrato di ridurre il rischio di formazione dei calcoli biliari. Ad esempio:
- seguire una dieta povera di grassi saturi (carni rosse, burro, formaggi)
- aumentare, ma senza eccessi, il consumo di grassi polinsaturi (oli vegetali, olio extravergine di oliva) e frutta a guscio (noci, mandorle, eccetera)
- integrare con vitamina C che aiuta il colesterolo a “convertirsi” in acidi biliari
- fare attività fisica regolare
- perdere peso in caso di sovrappeso e obesità
- aumentare le fibre vegetali nella dieta (verdure).